Stabilame: case in legno con il Centro di Lavoro Oikos

26/giu/2013

Stabilame

2OO case di legno all’anno

estetica ed ecologia, ma anche sicurezza e isolamento: con il centro di lavoro Oikos lo stile contemporaneo è di “casa”.

Sarà pur vero che in Belgio le case sono tradizionalmente costruite di mattoni o di pietra, ma c’è una realtà industriale capace di realizzare più di 200 case in legno all’anno, in stili diversi e utilizzando differenti tecniche di costruzione. Questa realtà si chiama Stabilame, sorge nella zona industriale di Mariembourg e dal 1989 - da quando Bruno, il figlio maggiore di Michael Rich, ha trasformato l’attività di carpenteria di famiglia - realizza maestose e innovative strutture in legno, belle da vedere ma anche estremamente funzionali. «Oggi quasi il 16% delle case realizzate ha una struttura in legno», spiega l’am­ministratore delegato Laurent Riche, al timone dell’azienda di 70 dipendenti che fa parte della famiglia Rich Group, che comprende anche i marchi Carpentry Rich e Enercobois. Ma non basta e l’obiettivo è ancora più ambizioso: aumentare il numero delle case in legno, specialmente in Francia, dove le nuo­ve normative sull’isolamento hanno promosso il ricorso a questo materiale naturale. E superare ben presto il fatturato del 2012, di ben 10 milioni di euro, puntando oltre i propri confini. «Stabilame è ben consolidata in ambito nazionale, ma l’esportazione, che rappresenta il 35% del nostro fatturato totale, ha un ruolo importante, soprattutto verso Francia, Lussemburgo e Congo. Pino e abete sono i materiali più utilizzati, “ma in alcuni casi particolari ricorriamo anche al larice, al rovere o al Douglas».

Desiderare una casa in legno rispetto ad una struttura tradizionale nasconde esigenze ben più profonde:

«In 20 anni, le richieste dei consumatori sono evolute tantissimo» ci racconta Riche. «Ieri la domanda di case in legno era motivata da desideri estetici: il legno è visivamente d’impatto, in più si tratta di un materiale natu­rale e anche la velocità di realizzazione giocava un ruolo decisivo. Oggi, a queste tre motivazioni ancora valide, si affianca la ricerca di un livello di isolamento elevato e di facilità di adattamento allo stile contemporaneo. La casa in legno risponde perfettamente ai nuovi standard, sempre più complessi, di alto isolamento per case a basso consumo energetico e case passive».

Ma la sfida si fa più interessante a livello di design, a causa delle normative che regolano le costruzioni…

«Ogni casa che costruiamo in Belgio è diversa dalle altre. Nasce per rispettare severi requisiti, spesso differenti da regione a regione, che costringono architetti e progettisti a essere sempre più originali, adattando esigenze estetiche alle strutture contemporanee, così da soddisfare le richieste dei clienti. Non siamo certo noi a definire lo stile o il design della casa del cliente: il nostro ufficio di progettazione ci permette di adattare i nostri sistemi costruttivi a ciò che il progettista, il cliente finale sogna di avere come propria casa».

Come viene organizzato il ciclo di produzione?

«Tutte le fasi di lavorazione del legno - dalla materia prima all’essicazione, fino all’incollaggio delle travi e ai passaggi sulle nostre macchine e nei nostri impianti - vengono effettuate all’interno della nostra azienda. Non ci sono interventi esterni, non appaltiamo lavori a terzi. Abbiamo una lunghissima esperienza, conoscenze dei sistemi di costruzione che ci hanno permesso di integrare le diverse tecniche, i diversi modi di costruire, dal più tradizionale al più “tecnologicamente innovativo”; sempre prestando la massima attenzione al recupero del più piccolo pezzo di legno. Abbiamo diverse linee di produzione ad alta automazione che, con pochissimi ope­ratori, ci permettono di costruire travi e pareti in legno. Grazie a cinque centri di lavoro, con sistemi di carico e scarico automatici, facciamo le lavorazioni necessarie per completare gli elementi, "just in time"».

Il lavoro manuale è ancora fondamentale o è stato superato dalle nuove tecnologie?

«È ancora essenziale, soprattutto per la verifica e per la finitura delle parti a vista. L’occhio e l’esperienza di un professionista sono spesso insostituibili per raggiungere la più alta qualità di finitura. La nostra linea di produ­zione non è fissa, stabilita una volta per tutte: preferiamo la massima flessibilità e l’intervento umano è sempre previsto. Un plus che si innesta sulla completa integrazione fra sistemi cad/cam e le nostre macchine, siano centri di lavoro o linee di produzione, una scelta che ci permette di avere la massima flessibilità, un elemento importantissimo per una impresa moderna. Flessibilità, qualità e servizio al giusto prezzo sono le chiavi per il successo, raggiungibile soltanto se vengono applicate la giusta tecnologia e metodo».

Un ruolo fondamentale giocano i macchinari che permettono di realizzare questi risultati. A partire dalla maestosa Oikos HT 12 di Routech.

«Si tratta del nostro investimento più recente con Scm Group. Avevamo bisogno di una soluzione da affian­care ai centri di lavoro sui quali processiamo elementi di dimensioni standard. Con Oikos HT 12 possiamo lavorare elementi di grandi dimensioni su tutte e sei le facce, con la massima qualità della finitura. Abbiamo scelto questa macchina dopo aver avuto diverse esperienze con soluzioni proposte da altri produttori. In Scm Group abbiamo trovato un partner affidabile e un efficace servizio post vendita. E grazie anche al legame dav­vero speciale instauratosi con i tecnici Routech, che sono stati estremamente disponibili e reattivi in ogni fase del processo d’acquisto, fino a che la macchina non è stata perfettamente operativa».

E come entrano in gioco i concetti di sostenibilità, risparmio energetico e basso impatto ambientale in questo complesso ed affascinante ciclo produttivo?

«Lo sviluppo sostenibile è la nostra priorità. Infatti, la produzione di strutture in legno, come le loro rapide installazioni, richiede un minor consumo di energia rispetto alla realizzazione di una struttura tradizionale. Siamo stati fra i primi a ricorrere al finger joint per produrre travi ed elementi in legno, proprio per ottimizzare al massimo il consumo di materia prima. Siamo estremamente attenti anche alla gestione dei rifiuti, degli scarti dei nostri processi che vengono accuratamente selezionati e avviati a processi differenziati. Con gli scarti di legno produciamo bricchetti che vengono utilizzati per la generazione di calore che serve alla nostra attività e che in parte vendiamo».