Scm Group tra i partner del Progetto Europeo “Inclusive”

16/set/2019

Dieci partner da tutta Europa con un unico obiettivo: contribuire alla creazione di una fabbrica intelligente che combini evoluzione tecnologica e semplicità d’uso, automazione e flessibilità. Una fabbrica smart, complessa, ma sempre a “misura d’uomo” dove robot e sistemi di intelligenza artificiale non sostituiscono l’operatore, ma arrivano ad adattarsi alle sue caratteristiche cognitive e fisiche, al suo linguaggio e background culturale ed esperienziale. Scm Group, partner del progetto europeo Inclusive, ha ospitato venerdì 13 settembre il workshop “L’automazione human-centered nell’era dell’intelligenza artificiale”. L’evento, organizzato in collaborazione con la Fondazione ITS Maker, ha richiamato all’Headquarter di Rimini professionisti, ricercatori e studenti per illustrare gli importanti risultati del progetto triennale finanziato dalla Commissione Europea all’interno del Programma Horizon 2020.

Dopo l’introduzione di Federico Ratti, Scm Group Innovation Director, il Prof. Lorenzo Sabattini dell’Università di Modena - Reggio Emilia, coordinatrice del progetto, ha illustrato come, partendo da diversi casi industriali, l’obiettivo sia stato quello di sviluppare sistemi di interazione uomo-macchina in grado di facilitare sempre più l’operatore anche in condizioni di stress, fino ad “aprire le porte” delle più complesse celle automatizzate anche a utenti “vulnerabili” con ridotte capacità fisiche e cognitive. In che modo? Un primo step è stato quello di rilevare in real time, per mezzo di sensori specifici, l’eventuale condizione di disagio dell’operatore in azioni potenzialmente critiche, come il set-up di una macchina all’inizio di una nuova lavorazione. E intervenire sulla “chiave” di una macchina o impianto: l’interfaccia uomo-macchina, che deve poter adattare linguaggio, visual, informazioni alle caratteristiche dell’utente, fornendo anche un supporto concreto tramite sistemi di realtà virtuale, ad esempio indicando come e dove deve essere posizionato il pezzo da lavorare. Il case study sviluppato da Scm Group per questo progetto è Maestro Active, l’HMI trasversale a tutte le tecnologie di gruppo, che combina un design estremamente innovativo ad una user experience ottimale.

La giornata di workshop che ha visto tra il pubblico anche una trentina tra docenti e studenti dell’ITS di Forlì, è proseguita con i contributi, tra gli altri, di Birgit Voegel-Heuser, Chair of Automation and Information Systems dell’Università Tecnica di Monaco, Daniele De Cia, CEO di Niew, società specializzata in User Experience Design. Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con una visita al Technology Center SCM e la presentazione, da parte di Daniele Vacchi, Direttore Fondazione ITS Maker, del nuovo corso in partenza a Rimini il prossimo autunno. A fare gli onori di casa anche il Presidente di Scm Group Giovanni Gemmani.

Il progetto Inclusive chiuderà i lavori a fine settembre con un review meeting e l’illustrazione di tutti i risultati alla Commissione Europea. A presto con nuovi aggiornamenti.