La zona industriale dell’hinterland barese è punteggiata da distese di olivi. Si presenta così la Strada Provinciale 231 che porta alla Modesti Srl, a Corato in provincia di Bari. Là, dove nascono i prodotti di questa antica falegnameria, abbiamo conosciuto tutta la forza imprenditoriale che trapela dalla personalità dirompente di Luigi Francesco Modesti e del padre, il Cavaliere del lavoro Armando Modesti. La sua è un’impresa con cinquant'anni di iscrizione alla Camera di Commercio, anche se parliamo di 105 anni di attività!
Ci immergiamo in una di quelle realtà che profumano di legno e che arricchiscono il tessuto produttivo italiano della fascia centrale della Puglia. Ci appassioniamo alla sua lunga storia di azienda familiare e a come questa si sia specializzata nel settore dell’infisso in legno, a partire dagli anni Novanta grazie a Luigi Francesco Modesti che rappresenta la terza generazione e che viene chiamato “Luigi” come il nonno, il fondatore.
“La nostra origine ci rende orgogliosi in Italia – esordisce Luigi Modesti – e particolarmente al Sud. Lavoriamo prevalentemente con un tipo di clientela di fascia alta che apprezza il prodotto, con imprese edili selezionate, collaboriamo con gli architetti e la Pubblica Amministrazione e operiamo anche attraverso rappresentanti plurimandatari distribuiti sui vari territori”.
Qual è il vostro cavallo di battaglia?
“Il nostro punto di forza è rappresentato dal fatto che noi possiamo fare tutto: se ci chiedono lo stile Chippendale, ad esempio, sappiamo riprodurlo”.
“Per un castello in Normandia abbiamo riprodotto delle finestre antiche – aggiunge orgoglioso il Cavalier Armando Modesti –, lavorando con le belle arti francesi, mettendo insieme l'arte e la tecnologia: 27 torrette tutte curve in pianta. Stiamo realizzando anche gli oblò lavorando con nostra grande soddisfazione sulla nuova cella ‘windorflex’ di SCM. La commessa prevedeva di riprodurre il disegno storico, i pezzi originali rimessi a posto e intelaiati, che in sezione abbiamo migliorato con vetrocamere e doppia guarnizione per renderli più prestanti dal punto di vista funzionale e, quindi, rispondenti alle normative attuali.
Si trattava anche di alcune finestre a bifora, tutte rifinite all’interno con le boiserie a corredo e abbiamo persino realizzato serramenti convessi in pianta con vetrocamera doppia.
Durante il sopralluogo nel 2018 (la proprietà era francese), sapevamo di avere come concorrente la falegnameria che ha rinnovato tutti gli infissi dell’Eliseo, ma alla fine ci hanno scelto! Noi siamo sempre andati avanti commessa per commessa, cercando di evolvere dal dopoguerra in poi, lavorando porta a porta, cliente per cliente, e via via abbiamo cominciato ad allargarci e a specializzarci”.
Ormai siete diventati gli “specialisti degli infissi in legno”!
“Sì, oggi sicuramente siamo ricercati perché realizziamo tutto quello che riguarda il mondo dell’infisso. Moltissime commesse sono legate al restauro, al recupero di case storiche o a opere pubbliche. Per esempio, adesso stiamo ristrutturando la casa portuale di Bari e stiamo riproducendo il disegno originale dei serramenti rispettando la loro morfologia originale pur migliorando le prestazioni”.
Come si colloca il vostro prodotto sul mercato?
“Abbiamo lavorato in Polonia, Lussemburgo, Albania, anche se l’estero non rappresenta il nostro core business. Quello che ci interessa è l’entità del progetto: nel caso di commesse da 700 porte o infissi prendiamo in considerazione anche i mercati lontani. Prediligiamo anche la qualità dei lavori che ci vengono chiesti, perché miriamo a un target alto. Il settore pubblico attualmente copre il 20% del nostro fatturato: fortunatamente tutti gli edifici storici utilizzano ancora il legno!”.
Quale peso ha la tecnologia nella lavorazione dei vostri prodotti?
“È fondamentale! Già alcuni anni fa abbiamo acquistato una squadratrice doppia Celaschi di SCM, che ancora usiamo, perché all’epoca si facevano tantissimi cantieri e con questa macchina era possibile rispondere ad esigenze di alta produttività, anche di quattromila pezzi in otto ore.
Dopo il Covid avevamo deciso di acquistare un impianto: inizialmente pensavamo a un pantografo, poi dopo essere stati in SCM, a Rimini, all’inizio del 2022, abbiamo accolto con favore la loro proposta. Ci tengo a sottolineare che ci hanno agevolato in ogni modo e che hanno fatto una consegna puntualissima. È così che abbiamo deciso di puntare al massimo e abbiamo rivoluzionato tutto il reparto produttivo dell’azienda per fare entrare la ‘windorflex’ il 14 novembre 2022”.
L’acquisto di questa cella quali aggiornamenti ha comportato nel layout produttivo? Quali vantaggi avete già riscontrato?
“Rispetto al sistema precedente oggi risparmiamo cinque passaggi. Prima si lavorava in successione attraverso isole di lavoro: taglio, scorniciatrice, squadratura, carteggiatura e un impianto di verniciatura, tanto che si creavano dei colli di bottiglia. Adesso invece ‘si va belli spediti’ e si riducono un po’ i costi in modo da avvicinarci a quelli del PVC che si basano su un processo industriale standard con pochi passaggi e molto margine di guadagno. Oggi, con la ‘windorflex’ possiamo accontentare gli architetti, i tecnici e riusciamo a fare veramente tutto, basta solo attrezzarla!”.
Ogni progetto parte dall’ufficio tecnico di cui è responsabile l’ingegnere edile Silvio Piccarreta.
“Operiamo in regime di industria 4.0 da tempo, anche se siamo ormai nelle condizioni di fare il passaggio successivo, questo significa che le macchine sono tutte interconnesse e collegate per scambiare dati”
Lei è un altro estimatore della cella “windorflex”?
Ero già bene predisposto perché avevo già avuto esperienza con una macchina 'celaschi' di SCM per la quale fornivo le schede di lavoro ai ragazzi in reparto. Loro manualmente riportavano il pezzo e andavano in macchina, ma manualmente, quindi con il metro e il metro fisso. Adesso è tutto collegato. Ho vissuto questa evoluzione sia a livello di qualità di prodotto sia di produttività sia di flessibilità!”.
L’articolo completo di Sonia Maritan
sulla rivista Sistema Serramento (03/25)
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