Marco Clozza, dopo gli studi svolti al Politecnico di Milano, la pluriennale collaborazione con il professore e amico Marco Imperadori (Ordinario di Produzione Edilizia e titolare della cattedra di Progettazione e Innovazione Tecnologica al Politecnico di Milano) e diversi anni di lavoro come ingegnere, ha deciso di cambiare in modo sostanziale la sua carriera, dedicandosi al legno come materiale di elezione ed esplorandolo (e lavorandolo) sotto tutti gli aspetti possibili e immaginabili. L’idea iniziale di Marco e di suo fratello Claudio, era quella di produrre complementi di arredo con il materiale proveniente dai boschi del territorio o con il legname ricavato da abbattimenti in ambito urbano. Già solo questo aspetto rappresenta di per sé una bella storia: far continuare a vivere un albero, sotto una forma diversa da quella nativa. Grazie al fatto che Marco e Claudio hanno la possibilità di tagliare direttamente gli alberi, dispongono di tavole ed elementi grezzi di dimensioni molto importanti, che permettono lavorazioni altrettanto impegnative dal punto di vista della dimensione, caratteristica che non è da tutti e che fornisce a D3Wood un'ulteriore peculiarità.
Il laboratorio di D3Wood ha aperto i battenti nel 2017 e dopo una breve esperienza con macchine tradizionali di falegnameria si è dotato di un centro di lavoro CNC a tre assi "morbidelli”. In seguito a una prima collaborazione nel 2018 con l’architetto giapponese Kengo Kuma per lo sviluppo e la realizzazione dell’installazione Kodama ad Arte Sella, e incominciando a lavorare anche con altri architetti di fama internazionale, è maturata la decisione di fare un ulteriore salto tecnologico dotando il proprio laboratorio di un centro di lavoro “hypsos”.
Dall’inizio del 2020 con questo centro di lavoro CNC a 5 assi di grandi dimensioni vengono realizzate infatti installazioni importanti, strutture create per conto di grandi architetti e artisti, per i quali spesso D3Wood non realizza solo il prototipo, ma svolge anche tutti i calcoli strutturali, le varie prove di carico e resistenza, oltre che installare in loco dell'opera finale.
Tra le opere più recenti spicca Flying Kodama, la nuova installazione pensata dall’architetto giapponese Kengo Kuma e realizzata con macchine SCM e sempre con la collaborazione scientifica del Professor Marco Imperadori. Kodama, che in lingua giapponese significa “lo spirito dell’albero”, è il frutto di una ricerca plastico/strutturale su cui Kuma lavora da alcuni anni. Il risultato è una sfera di 120 cm di diametro, destinata ad essere appesa e fluttuante, composta da tessere di frassino massello chiaro che si incastrano fra loro per ottenere un affascinante ritorno di incastri e contrasti. Nel caso specifico di Flying Kodama sono stati utilizzati un centro di lavoro “hypsos”, ideale per la lavorazione di elementi in legno massello di forma complessa, e diverse macchine per la falegnameria, in particolare una pialla a filo “class”, una sega toupie “minimax st 5es” e una levigatrice-calibratrice “dmc sd30”.
Sempre la "hypsos" è stata utilizzata per altre due installazioni di pregio esposte alla Mostra personale di Kengo Kuma per la Biennale 2023 di Venezia e all’ultima edizione del Fuorisalone 2024. La “hypsos” è dunque la macchina ideale per una realtà come D3wood che sviluppa e produce sia piccoli oggetti che installazioni architettoniche offrendo la flessibilità di lavorare a diverse scale sia con il materiale più antico come il legno che con materiali più innovativi.
Compila i campi richiesti per essere ricontattato