Scm Group, fatturato record di 700 milioni. L’intervista a Giovanni Gemmani su “Top Aziende”

31/gen/2020

Un leader mondiale con solide basi. Merito di scelte lungimiranti, investimenti mirati e di una visione strategica. L’edizione odierna di “Top Aziende”, inserto del Resto del Carlino, in una intervista al Presidente di Scm Group Giovanni Gemmani, sottolinea il fatturato record del Gruppo, superiore a 700 milioni di euro. In primo piano nell’articolo, la solidità del Gruppo, l’attenzione all’innovazione, con i premi istituiti per le migliori idee di prodotto e di processo, e la continua formazione attuata con Campus, decisiva per continuare a competere con successo.
 

L’intervista al Presidente Scm Group Giovanni Gemmani

Un gruppo sempre più solido, con un fatturato superiore a 700 milioni di euro, che nel 2019 ha continuato a registrare numeri record di fatturato e ordinato, migliorando anche la propria posizione finanziaria netta, oggi di oltre 70 milioni. La multinazionale romagnola Scm Group produce macchine e impianti per la lavorazione di un’ampia gamma di materiali - come legno, plastica, pietra, metallo e compositi - e componenti industriali. Il gruppo esporta il 90% della produzione, investe il 7% del fatturato in ricerca e sviluppo e vanta 4mila dipendenti, tre principali poli produttivi in Italia e una presenza mondiale diretta e capillare. Negli ultimi due anni ha aumentato il fatturato complessivo di 200 milioni e l’organico di circa 900 persone oltre a concludere due acquisizioni strategiche negli Usa e in Germania.

Giovanni Gemmani, Presidente Scm Group, come commenta i risultati finanziari dell’ultimo anno?
“Il 2019 è stato un anno positivo per tutti i nostri segmenti di business: Scm per il legno, Cms per gli altri materiali e Hiteco per i componenti industriali ad alta tecnologia. Rispetto al contesto economico internazionale e al trend riguardante i nostri mercati di competenza, siamo molto soddisfatti delle performance registrate, rivelatesi anche superiori alle aspettative. I risultati finanziari 2019 riflettono una tenuta di fatturato e ordinato in tutti i mercati per noi strategici. Ma il dato più positivo è l’aumento della posizione finanziaria netta a conferma della nostra solidità finanziaria”.

A cosa si deve questo trend positivo?

“E’ il risultato di una visione strategica di lungo termine e di scelte che, se da una parte hanno richiesto importanti investimenti negli ultimi anni, dall’altra ci hanno consentito di distinguerci e guadagnare quote di mercato a livello internazionale rispetto ai nostri concorrenti. Abbiamo investito, e continueremo a farlo, per avere una presenza mondiale sempre più capillare e diretta, con filiali solide ed un team dedicato a livello sia commerciale che tecnico. Parallelamente, continuiamo ad investire in innovazione e digitalizzazione per consolidare la leadership di tutte le nostre divisioni nei rispettivi settori di competenza, dall’industria del mobile all’edilizia, dall’automotive all’aerospaziale, dalla nautica alla lavorazione di materie plastiche. Ma il nostro obiettivo è anche quello di conquistare nuove nicchie di mercato in ambiti applicativi in forte espansione come, per citare un esempio, l’additive manufacturing”.

Internazionalizzazione: quanto e come influisce su Scm Group la questione dazi?

“Le dinamiche sono in continua evoluzione. Il recente accordo tra Stati Uniti e Cina ed il piano di acquisti di prodotti americani da parte di quest’ultima, potrebbero generare ritorsioni se di fatto la Cina non sarà conseguente. Questa apertura, inoltre, rischia di penalizzare le relazioni commerciali con gli altri paesi mondiali, compresi quelli europei. Il nostro impegno è di continuare ad investire negli Stati Uniti per offrire, oltre a tecnologie d’ultima generazione, un servizio che sia sempre più di valore aggiunto per questo mercato”.

Vi siete dotati di un Campus interno. Che valore ha la formazione per Scm Group?

“La continua formazione delle risorse professionali è un fattore altrettanto decisivo per continuare a competere con successo in settori altamente specialistici ed in continua evoluzione. Ed è uno dei migliori investimenti che potessimo fare: già negli anni ’80 siamo stati tra i primi ad istituire un polo formativo e oggi il nostro Campus coordina e promuove tutte le attività volte a sviluppare le competenze professionali, tecniche, gestionali e manageriali dei dipendenti del gruppo. Inoltre, vuole essere un punto di riferimento per i nostri settori di competenza: per le Scuole secondarie, le Università e Business School e i vari Enti di formazione professionale con cui collaboriamo e per i clienti che possono seguire anche da remoto corsi e-learning sulle ultime tendenze tecnologiche con esperti Scm Group. Il fatto di avere un Campus nostro, inoltre, è un ulteriore stimolo per tutti noi per migliorarci, per affrontare sempre più fiduciosi le nuove sfide che ci attendono”.

Avete anche istituito dei premi sull’innovazione per i vostri dipendenti. Perché?

“L’innovation Award, che da quest’anno assegniamo con cadenza trimestrale ai collaboratori con le migliori idee innovative di prodotto e di processo, è per noi un prezioso traguardo. E’ uno stimolo a migliorare sempre di più non solo le nostre tecnologie, ma anche l’approccio alla vita lavorativa di tutti i giorni, la nostra stessa capacità di innovare. Potrei citare tante altre iniziative nate con lo stesso obiettivo nei nostri quasi settant’anni di storia. Tra le più recenti, anche lo sviluppo di un modello avanzato di condivisione di idee innovative tra gli oltre 500 progettisti che lavorano nelle nostre sedi in tutto il mondo. E’ fondamentale fare sempre più sinergia, anche da sedi territorialmente distanti, per favorire lo scambio e la contaminazione reciproca di idee, intuizioni e progetti che siano fondati sulle migliori pratiche, procedure e standard”.