La più grande comunità italiana del mondo della ricerca e dell’innovazione si è riunita a Cernobbio dal 23 al 25 giugno e Scm Group è tra le imprese chiamate a dare il proprio contributo per lo sviluppo dell’industria manifatturiera nella transizione ecologica e digitale.
Industria 4.0 e 5.0, intelligenza artificiale, robotica, tecnologie verdi… Di questi temi, e non solo, si è parlato all’Innovation Forum organizzato a Villa Erba da MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, Parternariato Esteso tra università, centri di ricerca e imprese finanziato dal MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca con fondi PNRR. Un progetto alquanto ambizioso, che riunisce 25 partner di cui 13 imprese appartenenti a tre settori strategici nello scenario industriale italiano: Arredamento e legno, Automazione e meccanica e Abbigliamento.
Digital transformation, eco-design, economia circolare e additive manufacturing sono solo alcuni dei temi chiave del Partenariato che ha l’obiettivo di favorire una progettazione e una produzione di eccellenza meno impattanti sull’ambiente, auto-rigenerative e autosufficienti.
Scm Group è pienamente a bordo per mettere a disposizione di uno sviluppo circolare e sostenibile la propria pluridecennale esperienza tecnologica nell’industria del machinery.
A Cernobbio sono stati illustrati progetti innovativi e si è riflettuto a fondo con i partner di MICS, istituzioni pubbliche, associazioni di categoria e rappresentanti leader del mondo della ricerca sulle nuove frontiere del made in Italy. Keynote speech, approfondimenti e tavole rotonde hanno arricchito le tre giornate e, tra i vari appuntamenti, è stato particolarmente seguito quello del 24 pomeriggio, centrato sul tema del valore del Made in Italy tra qualità, creatività e innovazione. Alla tavola rotonda ha partecipato Enrico Aureli, Presidente di Scm Group, oltre che CEO di Aetna Group, Presidente di Acimall e Vicepresidente di Federazione Confindustria Macchine.
Partendo dalle strategie e best practice attuate dal Gruppo in tema di innovazione, cross-fertilization e servizi e basandosi sulla sua esperienza di lunga data all’interno del mondo dell’associazionismo industriale, Enrico Aureli ha approfondito alcuni elementi strategici per le aziende italiane che producono beni strumentali, evidenziando il loro ruolo centrale nel contesto manifatturiero globale e l’importanza di fare sistema per affrontare le molteplici sfide del contesto macroeconomico mondiale, come quella legate ai dazi USA.
Aureli ha spiegato come e quanto l’innovazione possa cambiare non solo l’evoluzione delle imprese di cui è alla guida, ma l’intero tessuto produttivo italiano. Ha illustrato esempi anche rivoluzionari di “contaminazione” tra diversi settori tecnologici come quelli della lavorazione del legno, l’automotive e il packaging, ricordando il prezioso ruolo delle istituzioni nel promuovere questi scambi.
Le aziende e le associazioni in difesa del made in Italy possono essere davvero protagoniste del cambiamento e l’evento di MICS a Cernobbio lo ha dimostrato grazie alla voce dei tanti protagonisti coinvolti.